Dracula, l'aglio e la paura: un racconto
Hai mai sentito parlare del famoso Conte Dracula? Quella figura oscura e affascinante che vive nella notte e si nutre del sangue dei vivi? Beh, oggi ti racconto una storia su di lui, sull'aglio e sulla paura, un mix che, come ben sai, rende il famoso vampiro un vero e proprio incubo.
Era una notte buia e tempestosa. Il vento ululava come un lupo affamato e la pioggia batteva contro le finestre come mille piccole mani. In una vecchia casa di pietra, nel cuore della Transilvania, un uomo tremava nel suo letto. Si chiamava Jonathan, e aveva un segreto: era stato invitato a una cena da Dracula.
Jonathan sapeva che il Conte era un vampiro, e sapeva anche che l'aglio era il suo nemico numero uno. Aveva riempito la sua borsa di spicchi d'aglio, sperando che gli dessero protezione.
La cena era stata una tortura. Jonathan aveva mangiato poco, guardandosi intorno con sospetto. I servi del Conte lo fissavano con occhi vuoti, come se fossero delle statue di cera. Il suono delle posate sul piatto lo faceva rizzare i capelli, il respiro affannoso e la pelle d'oca.
Poi, finalmente, la cena era finita. Dracula si alzò dal tavolo e si avvicinò a Jonathan con un sorriso sinistro. L'odore di aglio che emanava da Jonathan era come una pugnalata al cuore del Conte. Dracula cercò di nascondere la sua irritazione, ma Jonathan poteva sentirlo, come una corrente elettrica che gli scorreva nelle vene.
"Sei un uomo coraggioso, Jonathan," disse Dracula con voce cavernosa. "Ma il coraggio non basta per sconfiggere la paura."
Jonathan si sentì le gambe molli. Voleva urlare, voleva scappare, ma era bloccato dalla paura. Dracula lo fissò negli occhi, e Jonathan sentì la sua forza scivolare via come sabbia tra le dita.
"L'aglio, Jonathan, l'aglio è solo un'illusione," disse Dracula con un ghigno. "È la paura che ti paralizza, che ti rende debole. La paura è la mia arma più potente."
Jonathan, stremato dalla paura, si lasciò andare. Si lasciò condurre da Dracula in una stanza buia, dove il Conte lo avrebbe succhiato il sangue, una volta per tutte.
Ma proprio in quel momento, un forte tuono scosse la casa. La luce della folgore entrò dalla finestra e illuminò la stanza, rivelando un crocifisso che pendeva sopra la porta. Dracula urlò di dolore, come se fosse stato bruciato da una fiamma infernale. Si ritrasse all'indietro, sconfiggendo la sua paura e tornando nella sua forma mostruosa.
Jonathan, ripreso in sé dalla vista orribile, capì che non era la paura a renderlo debole, ma la sua fede in essa. In quel momento, trovò la forza di resistere e scappare.
Da quella notte, Jonathan non ha più avuto paura di Dracula. Ha imparato che la vera forza non è nel coraggio, ma nella capacità di resistere alla paura stessa. E così, il Conte Dracula, il re dei vampiri, è diventato un incubo solo per coloro che si lasciano paralizzare dalla paura.
