Sampdoria: Cassano racconta la sua versione della lite con Garrone
Antonio Cassano non è mai stato uno che le manda a dire. La sua carriera è stata costellata di momenti di genio e di follie, di goal incredibili e di polemiche accesissime. E la sua esperienza alla Sampdoria non ha fatto eccezione.
In un'intervista rilasciata a Sport Mediaset, l'ex attaccante blucerchiato ha raccontato la sua versione della lite con l'allora presidente della Sampdoria, Riccardo Garrone. Una lite che ha segnato la fine della sua esperienza a Genova.
Cassano racconta che tutto è iniziato da un litigio per un premio, poi ha raccontato di essere stato accusato di "aver messo la squadra in difficoltà" e "di non essere un uomo".
"Non c'è stato nessun litigio per il premio, ma per la mancanza di rispetto", ha raccontato Cassano. "Lui (Garrone) ha detto che la squadra era in difficoltà per colpa mia, che non ero un uomo. Io sono andato su tutte le furie, perché non è vero! Avevo sempre dato tutto per la Samp, e se le cose non andavano bene non era colpa mia".
Cassano ha poi rivelato che Garrone lo avrebbe accusato di essere un "falso". "Mi ha detto che ero un falso, che non ero sincero. E io gli ho risposto che lui era un uomo che non aveva mai fatto niente di buono per la Sampdoria".
La lite è culminata con la decisione di Cassano di lasciare la Sampdoria. "Era un uomo che non mi piaceva, e con cui non volevo più avere niente a che fare", ha concluso l'ex attaccante.
La versione di Cassano, che non è stata smentita da Garrone, ha suscitato molto clamore. C'è chi ha condannato il comportamento del calciatore, accusandolo di arroganza e di mancanza di professionalità. Altri, invece, hanno espresso solidarietà a Cassano, sostenendo che era stato trattato male da Garrone e che aveva ragione ad essere arrabbiato.
In ogni caso, la lite tra Cassano e Garrone è stata un capitolo importante della storia della Sampdoria. Un capitolo che ha lasciato un segno indelebile nel cuore dei tifosi blucerchiati.
La storia di Cassano è un esempio di come le personalità forti possano essere sia un vantaggio che uno svantaggio nel calcio.
Da un lato, il suo talento ha regalato momenti di pura gioia ai tifosi. Dall'altro, il suo carattere ha spesso creato problemi sia a lui che alle squadre in cui ha giocato.
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